Percorsi di musica sghemba
Queste canzoni sono nate tutte in un breve periodo di tempo.
Da subito hanno generato un loro suono preciso con quel suono sono cresciute e di quel suono si sono invaghite. Suono degli anni novanta: scolpito nel caos, generato dal caos, indispensabile per il caos.
Tutto questo è stato determinante nella scelta della produzione artistica.
I percorsi si intrecciano e si moltiplicano ad ogni passo, sono la memoria che si vuole inventare, sono nella memoria che si vuole tramandare, sono, della memoria stessa, la strada che ci unisce.
Ogni canzone è lo specchio infedele dell’ansia che ci circonda e al contempo specchio fedele e cieco della solitudine che non ci abbandona.
Ogni canzone è diventata il suono desiderato e le parole di ogni canzone hanno il suono del desiderio.
Noi non abbiamo mai avuto paura della contaminazione creativa. Siamo stati come una valigia stracolma, piena di etichette, una valigia impossibile da perquisire, una valigia che viaggiava di ali proprie.
Ora siamo diventati il viaggio e ne cantiamo i percorsi.
Le canzoni
Qualcosa: La descrizione impossibile di una presenza percepita in ogni dove e in ogni momento, presenza spirituale e impalpabile colta ora negli sguardi, ora tra le cose del quotidiano, nel desiderio e negli elementi, una canzone quasi religiosa: nel nulla che ci tende tranelli, qualcosa.
Canzone di Fuga e Speranza: La storia, semplice ed inspiegabile, di due “solitudini” che si incontrano, si riconoscono, si cercano e insieme, forse serenamente, decidono di scivolare via dalla loro vita.
Percorsi Tortuosi di una Lacrima: Uno sguardo per cercarsi, ritrovandosi per non perdersi oltre.
Matto in 3 Mosse: Canzone d’amore e di “malattia”, di gabbie dischiuse, di catene rimpiante e desiderate. Scacco matto in 3 mosse alla pazzia del possesso.
In Novembre: Novembre 1994, alluvione in Piemonte.
Lucciole sul Confine: La guerra come stravolgimento dei ruoli sociali, religiosi, etnici e di convivenza. Profughi senza più casa, senza più diritti, con un futuro incerto di rifugiati alla disperata ricerca di un Dio di cui potersi fidare.
O: Filastrocca di fine millennio. Quanto pagheremo “per lo spettacolo dell’ultimo tramonto”?
A Sud: Un deserto senza nome. A volte si insinua dentro di noi, a volte, soffocante e insostenibile, ci criconda senza tregua.
Questo Fiato Suonato con la Bocca: Una specie di grido ossessivo contro la violenza perpetrata, dall’incalzante progresso tecnologico della cosiddetta civiltà, alla “gioia dei nostri sensi”.
Io & il Mio Asino: Canzone delle piccole cose che muovono il mondo. Io e il mio asino siamo una cosa sola, il mio asino ed io, il mio asino è Dio. Dedicata alla L.A.V. Lega Anti Vivisezione.
Ogni Tanto ci Rapisce: “Ci rapisce, ci coinvolge, ci travolge, ci stupisce”. Potrebbe essere la canzone che ha in sè il racconto di tutti i “percorsi” del disco dunque, al contempo, l’ideale conclusione e un invito a ricominciarne l’ascolto.
Percorsi di Musica Sghemba (Columbia / Sony Music 1996)
01 – Qualcosa
02 – Canzone di Fuga e Speranza
03 – Percorsi Tortuosi di una Lacrima
04 – Matto in tre mosse
05 – In Novembre
06 – Lucciole sul Confine
07 – A Sud
08 – Io & il mio asino
09 – 0 (Zero)
10 – Questo fiato è suonato con la bocca
11 – Ogni tanto ci rapisce
Il disco
L’album è stato prodotto e realizzato artisticamente da Giorgio Canali – chitarrista dei C.S.I. e produttore di gruppi come gli americani Subtle Plague e i francesi Corman & Tuscadù e Mush nonché stretto collaboratore di F.F.F. e Noir Desir – con la collaborazione sia degli Yo Yo Mundi e sia di Marc Simon.
Gli ospiti
Guy Kyser dei, purtroppo disciolti, Thin White Rope suona la chitarra nel brano “A Sud” (07).
Trey Gunn, collaboratore di Sylvian, Fripp, ora con i King Crimson, suona lo stick bass 8 corde nella canzone “In Novembre”(05).
Marc Simon dei Corman & Tuscadù che suona in alcuni brani: tromba e trombone, (04, 10) metallofono (02), e organo Hammond (02, 09).
Infine in due brani, “In Novembre” e “Lucciole sul Confine” (05, 06), c’è la chitarra disturbata di Giorgio Canali.
Gli archi sono stati arrangiati da Luca Olivieri e Andrea Cavalieri.
Percorsi di Musica Sghemba è stato registrato da Rinaldo Dealbera e Giorgio Canali durante il mese di febbraio (dal 7 al 22) al “Blue Records” di Mondovì, CN.
L’editing e la masterizzazione sono stati realizzati da Giorgio Canali a Parigi, studio “Djam”.
La registrazione in presa diretta del brano Questo fiato è suonato con al bocca e tutta la preproduzione sono state effettuate in una casa in campagna, sul
confine tra Liguria e Piemonte e precisamente in località Fogli, un mese prima delle registrazioni.
Trey Gunn ha registrato a Taos, New Mexico, California.
Guy Kyser ha registrato con l’aiuto di John Bacigaluppi all’Enharmonik studios di Sacramento, California.
Progetto grafico di Percorsi di Musica Sghemba ideato e realizzato da Stefania Omodeo.