Munfrâ: la musica “selvatica” e i racconti di Monferrato
Questo album è il risultato di un lavoro di ricerca e composizione, durato quattro anni.
In occasione del loro decimo album ufficiale, gli Yo Yo Mundi si regalano un viaggio di esplorazione tra le (loro) terre di Monferrato.
Si tratta di un disco di musica “popolare” sospesa tra la musica “selvatica” della band acquese (definizione coniata per loro da Paolo Conte), il canto in dialetto (ma le lingue utilizzate spaziano dall’italiano all’arabo) e un ventaglio di piccoli racconti scovati tra gli accadimenti della storia.
In ben sei brani il gruppo di Acqui Terme affronta il canto in dialetto, una lingua imbastardita dal vento, antica eppure ancora così acerba, che a sua volta diventa suono. È un canto ingentilito e reso meno aspro – una scelta voluta -, un canto e una musica che non devono avere un tempo, ma che dal tempo sono segnati.
Il risultato di questa ricerca a ritroso, tra le radici di un luogo come il Monferrato, diventa il germoglio di qualcosa di inedito e nuovo, qualcosa che prima non c’era, almeno non in questa forma, non con queste sfumature.